Human brain vs AI & co

Anche quel centinaio di millenni dell'intelligenza biologica e i "soli cinquanta anni" di sviluppo di quella artificiale non aiutano a capire cosa bisogna fare per convincere i vari tipi di intelligenza a fare qualcosa di simile in modo da essere confrontabili gli uni con gli altri, anche quando, cercando notizie in rete su queste cose, potrebbe sembrare il contrario.

L'intelligenza biologica, quella dei cervelli di quelle entità biologiche che formano la vita su questo pianeta, come già detto altrove,è un'altra cosa, senza legami evidenti e affidabili con quella artificiale che solo nominalmente cerca di imitarla con i modelli di reti neurali o simulare la sua immaginazione e la sua creatività, riuscendoci molto malamente.

Di questi tempi L'AI e le sue applicazioni sono così alla moda e studiate perchè portano visibilità, profitti extra e possibili vendite di prodotti molto più renumerativi di quelli che ne sono privi.

Quanto accaduto con ChatGPT e Bard è la dimostrazione che questa sete di profitti cercati senza curarsi del resto e l'urgenza di reperire clienti paganti, che trapelava da quelle presentazioni, sono spesso dei cattivi consiglieri.

Ne riparleremo nel prossimo e ultimo articolo della serie Intelligenza Artificiale vs Intelligenza Biologica che si differenziano tra di loro anche perchè l'AI non è studiata con metodi presi dalla psicologia come è narrato in questo libroe non è coinvolta in studi sull'ereditarieta legata all'intelligenza come quella che anima gli esseri viventi di questo pianeta.

Non le sono dedicati degli istituti come l'MPI, il Max Plank Istitute dedicato all'intelligenza biologica, e nemmeno studi e ricerche fatti usando metodi presi dalla genetica, dalle neuroscienze, dalla biologia o da altre scienze e tecnologia come quelle dentro i dispositivi Apple o di altri produttori.

L'AI è un ottimo strumento, se ben adoperato, quando si tratta di studiare qualcosa con sistemi automatici o legati a qualche algoritmo e molte scienze non esitano a ricorrervi quando ne ravvisano la necessitàvia e possono verificare i risultati del suo contributo. Al momento, però, il contributo umano rimane insostituibile se nello studio sono coinvolte emozioni, intuito e creatività o simili con cui l'AI non può nulla. I suoi algoritmi non sono in grado di gestire queste cose.

Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata

N.B:l'immagine di testa ècon metodi una copia, trovata in rete, dell'originale in freepik.com

You Might Also Like