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Apple , un tanto al chilo

L'ultima moda tra i blogger per attirare clienti Apple reali o potenziali, interessati ai prodotti di quell'azienda è parlare dell'iPhone Air, come smartphone esaltandone le caratteristiche.

Questa volta, non capita spesso, hanno evidenziato sia quelle positive che quelle negative ma molte delle recensioni sparse in rete hanno dato l'impressione di considerarlo solo un contenitore difetti chiamati, ufficialmente, "compromessi" e le particolarità.

Acune delle sue particolarità, non molto gradite dalla rete, quelle più evidenti, sono l'aspetto da dispositivo con un rigonfiamento in testa e una striscia sottile altrove,un audio monofonico, la presenza di un solo obiettivo per la cattura delle immagini e l'Esim come unica possibilità per comunicare con il resto del mondo.

Ifixit ha dato un'occhiata all'iPhone Air e, visto che c'era, alle AirPods Pro 3 Ovviamente,come sempre, ne ha parlato tutta la rete.

L'esito di quei due esami, però, è stato diverso: quell'Air una è stato progettato per avere riparabilità senza dannarsi troppo l'anima,percosì dire, per le cuffiette è un'altra storia: se si rompono, le si getta e le si sotituisce, in qualche modo, con altre.

Quel sito dispensa anche manuali, suggerimenti e, talvolta, dipende dai dispositivi, attrezzi o altro, in modo che se si vuole tentarela riparazione di qualcuno dei dispositivi in uso ci si può dare da fare.

L'esame dell'iPhone Air ha evidenziato che "il rigonfiamento" contiene quasi tutta l'elettronica del dispositivo, il resto è batteria,i relativi accessori e la loro gestione, ottimizzata in modo che le tisorse energetiche durino fino a fine giornata.

Visto che ci siamo, ricordo che la riparazione "fai da te", è conveniente se il dispositivo o i dispositivi, da modificare o da riparare, sono in numero sufficiente, hanno meno di tre anni,si possiedono abilità manuali, gli attrezzi adatti, quelli di Ifixit o quelli, costosi, di Apple, meglio se entrambi.

Inoltre,se non ci sono la giusta quantità di guasti da riparare, mancano qualche attrezzo, le giuste capacità, anche quelle pecuniarie, è meglio ricorrere all'assistenza ufficiale, obbligatoriamente. Si fa prima e costa pure di meno.

Infine,l'iPhone Air non è negato per la fotografia ma solo che se vengono delle smanie fotografiche, bisogna accontentarsi di quello che quello smartphone permette di fare, molto diverso dalla serie Pro, usata dai fotografi professionisti per le loro immagini.

Se, nonostante tutto si desidera imitare Austin Mann quando decide di fare il fotografo, è meglio rivolgersi altrove perchè l'uso di quel dispositivo classificabile è tra il moderato e il ragionevole e le immagini catturate con quell'Air non autorizzano a farlo,anche se sono molto buone.

A. Mann è un fotografo noto per usare nel suo lavoro vari dispositivi e questa volta ha pensato di usare anche il 17 Pro per vedere come se la cava in fotografia. Qui c'è il racconto di quel lavoro e delle immagini che ha scattato sulle dolomiti.

Non male l'estrosità,non saprei definirla in altro modo, di questo utente di iPhone 17 o di cosa si dice di Apple e del suo mondo tra i seguaci delle cose Android.Potrebbe essere una lettura "interessante" e parecchio istruttiva per molti.

Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata. Nel frattempo gustatevi cosa si dice in rete degli iPhone 17.

N.B:L'immagine di testa è la nuova sede di Apple, Apple Park, uno degli ultimi progetti di Joni Yve prima di lasciare quell'azienda per dirigersi verso altri lidi.

L'originale si trova in una pagina di medium.com di qualche anno fa.

1 commento :

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