In rete avanzano perplessità sulla qualità degli ultimi software Apple e l'autore di quest'articolo sostiene che Apple è un po' troppo precipitosa nello sviluppo dei suoi software.
Forse è venuto il momento di alternare anni dedicati allo sviluppo di nuove versioni dei suoi software con altri dedicati alla correzione degli errori della versione in corso e alla sua stabilizzzazione.
Al momento, però Apple, non sembra essere di quell'idea, il suo CdA meno ancora per non parlare del suo Ceo con le loro esigenze di profitto da soddisfare.
Come se non bastasse,Tim Cook,il Ceo in questione, prima o poi dovrà uscire di scena con stile e gratificazioni adeguate a quanto fatto in azienda, i CdA, al contrario, vorrebbe rimanerlo il più a lungo possibile.
Di conseguenza Apple, almeno per il momento, deve mantenere un modus operandi adeguato a soddisfare queste esigenze, anche a costo di non offrire software vicino alla perfezione ad ogni aggiornamento del catalogo.Il resto conta poco.
I clienti, gli azionisti, i dipendenti di Apple e gli utenti dei suoi prodotti vengono dopo e i frequentatori della rete non possono fare altro che aspettare e vedere cosa deciderà quest'azienda.
Lamentarsi e piagnucolare per questa o quella ragione, serve a poco.Basta aspettare e si saprà. Nel frattempo,i seguaci di Apple e del suo mondo, non avranno modo di annoiarsi.
Corre voce che Apple abbia deciso di fare arrivare gli iPhone destinati al mercato USA dall'India perchè i prodotti che vengono da quel paese sono soggetti a dazi inferiori rispetto a quelli provenienti dalla Cina e non diminuiscono troppo i profitti per lei e il suo CdA.
Nella prossima puntata, completermo questa chiacchierata mostrando come alcuni saggi di umorismo, si fa per dire, possono finire male per chi li propone e un esempio di come anche le Big Tech possano comportarsi in maniera infantile nei confronti della concorrenza.
Meta voleva lasciare il segno del suo operato nella rete e c'è riuscita benissimo, ma non è finita come voleva lei, temo. Google, Ha voluto farsi notare e forse dovrà cedere qualcosa a qualcun altro cercano, al contempo di ridurre la monopolizzazione delle ricerche in rete .
Altre Big Tech hanno fatto sapere, discretamente, di essere disposte ad aiutarla. Ovviamente,non ci sono conferme a questa notizia che vi ho raccontato, con un briciolo di ironia.Nella prossima puntata parlerò anche di queste vicende.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, una sequoia, è tratta dal sito di sciencing.com
Great post
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