Per allietare questa vicenda ancora di più, sembra che i dispositivi Apple e le loro componenti, siano stati esentati dai dazi di importazione negli USA applicati a qualunque cosa venga dall'estero.
La cosa funziona così: prima viene applicata un certa percentuale, scelta in qualche modo sconosciuto ai più, viene variata,verso valori maggiori per poi, su richiesta qualche potente entità, suppongo, sospenderli,ridurli o entrambe le cose, infine cancellati, almeno per taluni tipi di prodotti.
Quelli che riguardano, in qualche modo la componentistica e i materiali con cui è fatta, no. Anche se non si capisce perchè. Da parte loro, i Cinesi, che sono i maggiori prouttori di molti di loro, hanno deciso, per risposta, di bloccare quelli che producono loro.
Stanno arrivando svariate storie sui dispositivi pieghevoli di cui ho parlato nell'ultimo articolo.La prima, ovviamente, riguarda il prezzo,circa due volte un 16 o un 17 pro, la seconda, secondo quanto è affiorato dalla rete, è legata alla prima: l'area di destinazione di questo dispositivo non coincide con quella ipotizzato da Apple.
I più divertenti sono stati quelli che han deciso di appartenere ad quel terzo gruppo, che ogni tanto riemerge in rete sostenendo che Apple non ha capito nulla di mercato, marketing, produzione industriale e affini.
I suoi foldable, secondo costoro, si apprestano a riempire gli scaffali dei magazzini perchè quelli della concorrenza cominciano ad avere crisi di solitudine. Nessuno di loro si ricorda, ovviamente,è che se un dispositivo di qualunque genere non viene venduto, probabilmente è per via di qualche dfetto di progettazione, marketing area di mercato o altre cose di quel genere.
Prima di chiudere,uno scherzo e una cosa seria. Per la concorrenza AI. almeno penso che sia uno scherzo, di pessimo gusto, ma sempre uno scherzo. Dopo i dazi poi ritirati sui dispositivi, ora arrivano quelli sui processori e i materiali per costruirli.
La Cina non ha gradito e fermato le esportazioni delle terre rare, i materiali usati per costruire chip e affini di cui è il maggior produttore.
L'ultima versione di Deep Seek ora gira anche su Mac Studio M3 Ultra che da parte sua non costa poco ma era una cosa che si sapeva già. Una cosa seria che cambia o almeno ci prova, a scuotere le tradizioni consolidate della concorrenza.
L'area del mercato a cui quella macchina è stata destinata,infatti, è quello dell'AI e tutti gli impieghi più gravosi per le unità di calcolo montate in quella quella macchina. Vediamo cosa succede ora. In attesa di scoprirlo suggerisco di leggere quell'articolo, in inglese, può aiutare a comprendere l'evoluzione di quel mercato.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è una copia, trovata in rete di quella presente in una delle pagine del sito microbilalmanagerie.com
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