Adesso è di moda parlare dell'AI, l' Intelligenza Artificiale nostrana. Ottima cosa, per carità, peccato che funzioni solo in determinati settori della tecnologia e solo se segue alcune regole prestabilite, senza alcuna creatività, immaginazione e fantasia propria. L'intelligenza di chi scrive e di chi legge queste righe funziona in tutt'altro modo. Chiedetevi ad esempio, se una volta che avete imparato a preparare del cibo secondo una certa ricetta, cosa succede se la usate per prepararne un altro con cui non c'è alcun legame.
Beh, se l'avete fatto usando lo stile dell'intelligenza artificiale moderna, la risposta è: un pasticcio culinario, nella mogliore delle ipotesi. Se cerchiamo di applicare quella ricetta ad un piatto simile, noi umani ne modifichiamo una parte ed è quasi certo che sopravviviamo a quell'esperimento. In caso contrario corriamo il serio rischio di danneggiare la nostra salute, per usare un eufemismo riduttivo.
Un altro motivo di perplessità è ricordare che la nostra intelligenza è stata installata su un hardware a base organica di carbonio e altri elementi a lui affini. Quella artificiale è implementata su una base silicea. Sono due cose diverse, molto diverse. Anche i due software, per così dire, si differenziano: aldilà del codice con cui sono fatti, il nostro software è molto più adattabile della sua versione artificiale. Dopo tutto,il software organico che ci anima e ci fa fare cose più o meno sensate, ha avuto qualche centinaio di migliaia di anni per fare le sue cose, quell'altro, mezzo secolo. Se vogliamo essere generosi.
In ogni caso, torniamo alle AI in corso di sviluppo e cerchiamo di parlarne, semplificando parecchio le cose: la prima è ChatGPT di OpenAI - Microsoft è un sistema di apprendimento con rinforzo automatico pre addestrato e supervisionato da umani.Microsoft che ha finanziato questo progetto AI e la Start Up che ne è all'origine, Open AI, spera di poterlo utilizzare nel suo motore di ricerca Bing, usato dal 9% della rete. Se tutto va per il verso giusto, nelle prossime versioni di quel motore di ricerca sarà sufficiente chiedere a Bing quanto ci interessa, senza usare linguaggi strani, lui risponderà adeguatamente.
Poi è toccata alla sua prima rivale, Bard di Google. A differenza di ChatGPT che lavora su una base di dati pre impostata e, suppongo, continuamente arricchita, lei le risposte se le andrà a cercare in rete, dopo aver ricevuto la richiesta relativa seguendo un protocollo conversazionale. Significa,se ho compreso bene, che le richieste potranno essere fatte come per quelle poste agli umani.
Bard è stata caratterizzata da alcune particolarità: al momento, per varie ragioni, è ad uso "interno" a Google e nella presentazione, molto imprecisa,c'è stato un errore grossolano in una risposta che ha causato un deprezzamento nelle azioni del gruppo. Nessuno sa come Bard risponderà all'AI Microsoft - OpenAI. Sundai Pichai, il CEO Alphabet - Google e chi, con lui, presentava quel prodotto sono stati piuttoesto vaghi su questo argomento irritando gli azionisti che hanno venduto parte delle loro azioni per avvertirlo del loro mancato gradimento di questa imprecisione.
Apple e Siri? Non si sa. Apple ha in programma di fare il punto ad uso esclusivamente interno Apple della situazione AI. Si da per certo che si parlerà "anche" di quanto fatto dalla concorrenza. Il resto è ignoto.
Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B: L'originale dell'immagine di testa è di warnerbros.it, questa è la sua copia per il web.
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RispondiEliminaAI is being used in a wide range of applications, from self-driving cars and facial recognition software to virtual assistants and recommendation systems. It has the potential to transform many industries, including healthcare, finance, transportation, and entertainment.
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