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AI & Robotics Apple - Prima Parte.

In questa prima parte dell'articolo si parla dell'evoluzione dell'AI di Apple dal punto di vista aziendale e delle aspettative del suo pubblico, andate deluse anche quando il CEO Apple da Tim Cook, all'ultimo consuntivo, ha cercato di rassicurare il suo pubblico su quanto si fa in Apple per recuperare il ritardo rispetto alla concorrenza e compensare la perdita di immagine a causa delle promesse fatte nel tempo e mai mantenute.

Nella prossima di come l'ha presa la rete e, successivamente, della robotica, prima considerata un prodotto derivato dall'AI e poi, visto il suo mezzo flop, un altro filone di ricerca, possibile produzione di tecnologie da offrire al mercato in cambio di profitti adeguati. Pur di recuperare quel mezzo disastro, Apple ha diffuso, o, comunque, non ha smentito le voci sulla collaborazione con altri produttori AI per vedere se è possibile accelerare il recupero del ritardo rispetto a quanto c'è già sul mercato.

La scelta è andata, nella maggior parte dei casi, su chi ha diffuso la propria opera secondo le linee Open Source, per poter sbirciare nel loro codice e apprendere come hanno fatto loro anche se non è stato didegnato l'aiuto di chiunque altro possa aiutare lo sviluppo della sua AI a prezzi ragionevoli.

Le vicende Apple, anche quelle della sua Intelligenza Artificiale, attirano sempre parecchi frequentatori della rete e molti blog hanno deciso di raccontarle sicuri dell'arrivo, quasi immediato, dei profitti pubblicitari, vitali per la loro esistenza, legati all'accesso dei visitatori alle loro pagine dedicate a quell'azienda.

Spesso i loro autori non hanno neppure finito l'articolo, metaforicamente parlando, che arrivano a frotte i commenti degli hater e dei troll, disponibilissimi a sparlare di Apple e del suo operato, che attirano, presto, gli altri frequentatori interessati a sapere cosa si dice in rete su quell'azienda.

Siri fa ancora schifo a molti, sono già state inserite nei dispositivi Apple cose buone, ma sono poche e di non grande valore se confrontate con gli standard Apple, il CEO non sa più cosa inventarsi per giustificare il ritardo di Siri e dell'AI che stamandando in un brodo di giuggiole la concorrenza.

La prima cosa che è stata decisa è stata tenere le cose buone fatte in precedenza, gettare quelle cattive, rimescolare le mansioni dirigenziali chi se ne doveva occupare, mettendo le persone giuste al posto giusto.

Ovviamente non bisognava dimenticarsi di cambiare l'AI Apple o, almeno a provare a farlo sbirciando, visto che c'erano, nelle cose della concorrenza diffuse nello stile open source e vedere se era possibile farsi aiutare, ad un prezzo ragionevole, anche da quella che di quel genere di pubblicazioni non sa che farsene.

Al momento, se i pettegolezzi che circolano in rete hanno un fondamento, stanno provando ad costruire i loro software conciliando il modus operandi altrui, il loro e quello di Siri oramai arrivato al fallimento oramai conclamato.

Il CEO di Apple, Tim Cook, all'ultimo consunto finanziario, ha cercato di riportare la calma in rete e fra i rappresentati della finanza in attesa di notizie sul bilancio Apple, assicurando loro che i risultati degli sforzi Apple arriveranno. Senza specificare, però, quando e, quali prodotti, tra quelli che il suo pubblico si aspettava di vedere,sarebbero stati offerti al mercato.

Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.

N.B:L'immagine di testa è una copia trovata in rete. L'originale è presente in dreamstime.com

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