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Stato confusionale

Ho l'impressione che se quanto si racconta in rete ha un minimo di fondamento, parecchia gente sia, almeno un po' in stato confusionale:Elon Musk sostiene che il 30% trattenuto da Apple per i software venduti nel suo negozio sia una percentuale troppo alta. Lui regala li i suoi prodotti, vero?

La UE sta trafficando contro Apple convinta com'è della presenza di un abuso di posizione dominante per i pagamenti con Apple Pay e l'uso di NFC. Come se non ci fossero altri sistemi di pagamento disponibili e i vari reparti commerciali non sapessero come farsi pagare o come se l'NFC fosse solo quello di Apple.

Sembra la denuncia sia stata fatta da concorrenti che dopo un periodo in cui si erano convinti di buttare fuori dal mercato dei pagamenti Apple, sono tornati alla realtà in una maniera alquanto sgradevole per loro  a causa di prospettive finanziarie peggiori di quelle che avevano al momento dell'arrivo di Apple nel loro mercato.

In rete si dice che Ipad OS, prima o poi, trasformerà l'iPad in qualcosa simile ad un desktop computer. Altri non sono d'accordo perchè, al momento, si sa solo che al massimo verranno aggiunte delle finestre alla UI, l'interfaccia utente di iPadOS e ci riuscirà, se le voci che stanno circolando hanno un fondamento,solo dopo l'implementazione delle funzioni legate ad Apple Mixer, un software legato ad una ipotetica tastiera che sembra sia stata appena brevettata.

Appena si è diffusa questa notizia parecchi sono andati in brodo di giuggiole convinti che Apple intendeva copiare Microsoft e non hanno pensato che se verrà presentata è perchè ultimamente molti usano una tastiera con l'iPad da 13 pollici per facilitare il loro lavoro, facendola diventare, de facto, una dotazione standard.

In rete, però, sono già in stato confusionale, soprattutto gli utenti e i seguaci dei Surface, un pasticcio hardware mal progettato e costruito peggio, secondo taluni. Molti di loro si sono convinti che Apple non sapendo più che pesci pigliare per vendere e non portare i libri in tribunale, s'è messa a copiare Microsoft.

Quel dispositivo era stato progettato per un uso multiplo, legato alla convenienza e alle necessità del momento. Ma a quanto sembra nessuno dei suoi utenti ha seguito quel suggerimento e si limita ad usarlo prevalentemente in una solo modo per non incappare nel rischio di inchiodarlo o di mandarlo in quello stato confusionale tipico delle sue prime versioni. A quel tempo se si aveva la macchina "nata male", la si accendeva e poi si incrociavano tutte le venti dita a disposizione e si sperava.

Se andava bene e si era nel giorno fortunato, per il dispositivo, ovviamente, si accendeva e si poteva iniziare a lavorare regolarmente. In caso contrario non c'era speranza, quel Surface non capiva dov'era, chi era e nemmeno cosa doveva fare. Di solito si faceva qualche tentativo per farlo ripartire e se non funzionava, prima passava a visitare qualche assistenza e poi tornava alla Microsoft.

Ora si lavora un po' meglio con questi gingilli, ma a quel tempo quell'azienda si vide restituire, perdonate l'esagerazione, non molto distante dalla realtà, peraltro, dei tir pieni di Surface inchiodati e con il contenuto irrecuperabile a costi ragionevoli. Lei tentò di arginare quel disastro, poi si decise a fare un po' meglio quelle sue macchine e, ora, come detto qualche riga più su, lavorare con esse da molta più soddisfzione.

Il bonus, per gli utenti delle macchine restiturite, per così dire, era l'assenza di qualsiasi backup, tipica di molti utenti di questo produttore che non lo facevano per risparmiare tempo e soldi che dedicavano a qualcosa di più interessante per loro. Se avevano problemi cercavano di risolverli andando a piagnucolare in rete o presso qualche consulente, raccontando del disastro che era capitato loro.

Usualemente spariano appena qualcuno dei lo interlocutori prospettava l'esistenza di qualche fattura da pagare per la consulenza o, stanco di sentire sempre le stesse cose, ricordava loro a cosa servivano i backup la cui presenza avrebbe limitato, sicuramente, i danni al loro lavoro.

Qualcomm e Intel, dopo avere snobbato la famiglia di processori M, ora cercano di fare qualcosa di simile anche loro assicurando prestazioni migliori della sottofamiglia di M1 entro un paio di anni. La loro idea è quella di fare vedere i primi prodotti quando M1 sarà fuori produzione da almeno un anno o due, nella migliore delle ipotesi.

Per cui non si capisce bene con cosa si confronteranno. Qualcomm, dal canto suo,è ancora ferma alla progettazione di questi processori e non sa da che parte girarsi per mantenere fede alla promessa fatta di fare qualcosa di migliore o almeno simile a quanto fatto da Apple fino ad ora.

Intel cerca anche lei di produrre qualcosa di simile all'M1 (nome processore: Meteor Lake, pare) ma ha dei seri problemi nella stampa dei suoi processori simili o migliori del processore Apple, un tempo tanto snobbato e vituperato. Al momento pensano di risolverli affidando almeno una parte della lavorazione di stampa, si dice, da TSMC che sta già facendo quelli Apple con una tecnologia simile a quella scelta da Intel per produrre i suoi.

Lo stato confusionale pervade anche Qualcomm e Intel quando dicono di aspirare a superare M1 entro due anni, un anno dopo che Apple l'avrà, probabilemnte, sostituito con M2 o M3, le due generazioni successive di quel processore. Così nessuno potrà fare confronti degni di tale nome e loro potranno raccontare quello che vogliono al loro pubblico quasi sicuri di essere creduti qualunque cosa diranno. Già ora, rete, parecchi hanno evidenziato, questo superamento e ignorato il resto. Compresa l'eventualità che le loro fonti abbiano diffuso questa notizia fornendo un esempio di di "Marketing preventivo", una forma di marketing usato per generare delle aspettative nel proprio pubblico di potenziali clienti e impedire loro puntino ai prodotti della concorrenza, Apple in questo caso, parecchio più avanzati dei loro. A prescindere da cosa producono. Divertente, non è vero?

N.B: L'immagine di testa è la copia dell'originale in news18.com

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