Daisy è una nonnina AI della compagnia O2 britannica arruolata in funzione anti spam. Ne parleremo un po' più in là. Nel frattempo supponiamo che Daisy voglia cercarsi un computer.
Si guarda intorno, si fa per dire, trova il catalogo Apple ma non è interessata ad una soluzione tutto in uno, un'AIO come l'iMac e vuole provare a costruirlo prendendo i pezzi attorno a lei.
S'accorge, immediatamente, che le possibilità di scelta sono tre:il mac mini, recentemente rinnovato, il mac studio e il pro.Supponiamo che scelga il Mac Mini.
Per quanto riguarda le tastiere c'è un po' più di scelta, si guarda nel posto giusto e si sceglie quella adatta alle proprie esigenze tra le tante disponibili.
Possono essere con il filo o senza il filo di alimentazione e trasmissione del testo digitato, da gioco, quelle meccaniche o a membrana. Ce ne sono pure di quelle discretamente personalizzabili e se si hanno ben chiare le proprie esigenze non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Una volta che si è trovato la tastiera giusta,arriva il momento di cercare, un monitor con caratteristiche almeno un po' diverse da quelle standard, del monitor fornito dal produttore del computer che abbiamo scelto.
Lo scopo è soddisfare le nostre esigenze facendo attenzione che sia compatibile con l'unità centrale precedentemente scelta e il sistema operativo che l'anima.
Questo non significa, ovviamente, che se, dopo aver girovagato per i vari cataloghi sparpagliati per la rete, si cambia di idea e si preferisce ritornare a qualcuno dei modelli elencati nel catalogo del produttore dei computer di nostro interesse sia un'idea sbagliata .
Se il monitor fornito da Apple non è quello che le serve, la nostra Daisy si guarda di nuovo intorno, cercando di scoprire, almeno inizialmente,l'ampiezza della sua diagonale e la sua risoluzione anche se ci sono altri modi di fare questa scelta.
Un esempio è la citazione,di questo articolo che parla della tecnologia dei monitor.In questo caso si parla della risoluzione dei monitor per Mac. Le cosiderazioni da fare per la diagonale sono simili, una volta che è chiara la destinazione del suo uso.
Spiega come verificare e scegliere la risoluzione del display che c'interessa analizzandone il tipo usato nella macchina a disposizione dell'articolista.
Il primo passo,ovviamente, è scegliere le caratteristiche del monitor che soddisfa alle nostre esigenze partendo da pagine come questa per avere un'idea di cosa il mercato rende disponibile e iniziare la cernita di quanto serve a noi.
Qualora si voglia cercare "che impressione fanno" e cosa si può fare con questi monitor si può partire da questa,andare nel sito lì indicato e poi, di nuovo, sciegliere il monitor che si pensa sia adatto alle nostre esigenze.
Se si cerca di avere un'idea sull'effetto che fanno quando vengono confrontati con la concorrenza, questa è la pagina più adatta. Se interessano solo informazioni generiche su quei monitor o a cosa dice di loro, questa serie di collegamenti mi sembra quella più adatta.
Dopo una prima cernita, grossolana, si va sul sito del produttore dei prescelti e si fa la scelta definitiva.Se abbiamo bisogno di un aiuto,si può farlo via rete o talvolta via telefonica.
Se quella telefonata è ad un cliente O2 ed è qualcosa di simile allo spam, interviene la nonnina-antispam, Daisy arruolata dalla compagnia telefonica Britannica O2 che costringe chi c'è dall'altra parte del telefono a scappare.
Ne farò qualche accenno nel prossimo articolo. Nel frattempo, dopo le ultime presentazioni, sono fiorite le recensioni e le prove dei dispositivi Apple. Non sono mancate nemmeno le critiche, soprattutto quelle come queste, fatte da gente parecchio curiosa.
Non hanno la minima idea di cosa sia un computer, cosa ha sotto le dita e soprattutto come lo si adopera e non hanno la più vaga idea di cosa sia la sicurezza informatica, in generale e per quanto riguarda il dispositivo che hanno sottomano.
Forse arrivano da qualche dispositivo Windows o Android? In quei mondi, certe cognizioni informatiche non sono necessarie per usare i dispositivi animati da quei sistemi operativi. Se si desidera adoperarne qualcuno Apple, sì.
Questi utenti, però non sembrano minimamente intenzionati a cercarsele e hanno tanto strane quanto curiose pretese sull'uso dei loro dispositivi che non stanno nè in cielo nè in terra, per così dire. Il guaio è che spesso anche i redattori dei blog con quelle prove o recensioni sembrano averle e, presi dalla necessità di continuare ad esistere in rete, qualunque cosa che scrivano, è in funzione dei visitatori e degli introiti pubblicitari che si portano appresso, la linfa vitale di quei blog.
Per ora mi fermo qui, alla prossima chiacchierata.
N.B:L'immagine, posta all'inizio dell'articolo, è tratto dalla dalla rete dove ci sono altre immagini molto simili.L'originale,in ogni caso, si trova nel sito futuroprossimo.it
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