(Far) prendere lucciole per lanterne

Dopo le pagine entusiastiche su Brad e le sue qualità contro i difetti di ChatGpt, ora la rete è piena di pagine i cui autori si aggrappano ai problemi di sicurezza dell'AI di Google per glorificare, implicitamente, ChatGPT e nascondere i suoi difetti.

Il primo collegamento porta a pagine prevalentemente in inglese, dall'altra parte dell'altro prevale la lingua italiana. Nessuno degli articoli che vi troverete parla dei difetti di entrambi o vi accenna, anche solo vagamente. In entrambi i casi qualcuno glorifica una delle due AI e cerca di screditare l'altra, guardandosi bene di avvertire chi li legge della possibilità che il loro uso abbia degli effetti collaterali, potenzialmente difficili da risolvere, per chi se ne serve ai suoi scopi.

Questa procedura detta " lucciole per lanterne" o "far prendere lucciole per lanterne" sembra che venga molto usata in parecchie campagne commerciali fatte usando la rete e i suoi blog come veicolo pubblicitario quando si deve vendere qualche cosa di nuovo o in giacenza sugli scaffali dei magazzini da troppo tempo?

Lo si sparpaglia per i blog della rete e, sorpresa, tutti dicono le stesse cose o quasi e chi legge quelle recensioni sa che non c'è speranza di vedere qualche critica seria su quel prodotto.

Farne qualcuna significherebbe perdere un sacco di introiti pubblicitari e, probabilmente, guadagnare lo screditamento del blog presso chi decide il destino della rete. Non sia mai. Al massimo si fa notare qualche difetto e si rassicurano i lettori della recensione e, soprattutto, i committenti di quella campagna pubblicitaria che è trascurabile, che non ha influenza sul funzionamento delprodotto e, soprattutto sulla marchetta fatta dall'autore dell'articolo che ne parla.

In caso contrario, è solo questione di tempo, potrebbe esserci la chiusura del blog o, in alternativa, un aumento incontrollabile di troll e affini,la caduta del numero di lettori interessati a trovare le notizie di loro interesse, comprese quelle su quanto dovranno aprire il portafoglio per avere il prodotto da loro desiderato, o,entrambe le cose.

Un altro esempio di miscela di cose strane, divertenti, curiose, per chi sa vederle (non è obbligatorio avere questa capacità, naturalmente), sono le periodiche offerte dei prodotti Apple e affini. Di recente ci sono state quelle Amazon, ma il nome dell'offerente non ha molta importanza.

Il meccanismo è sempre lo stesso e pure la durata dell'offerta, molto variabile. In genere oscilla tra qualche giorno e un paio di settimane, più o meno, in funzione di quanto i prodotti pubblicizzati riempiono gli scaffali e i magazzini. Se sono pochi, l'offerta può durare anche solo un giorno.

Queste offerte non hanno un periodo dell'anno in cui vengono fatte. Se si sa che presto arriveranno nuovi prodotti, cominciano un po' prima dell'anno precedente, in caso contrario, un po' dopo. Anche lo sconto con cui vengono venduti i prodotti pubblicizzati può variare. Di solito, chi ha deciso i prezzi, ovviamente, fa in modo di non andare in perdita.

Molti abboccano all'offerta e comprano. A nessuno viene il sospetto che con queste campagne pubblicitarie, se sono organizzate bene e l'offerta è quella giusta, il loro committente e il loro gestore guadagnano più in quelle due settimane che nelle altre 50. Tutte insieme.

Il trucco è sempre quello: calano i profitti ogni prodotto venduto ma aumentano quelli sulla quantità (venduta). Sono tutti contenti, il committente della campagna, il suo organizzatore per via dei profitti guadagnati e anche il cliente che ha avuto uno sconto sul prezzo da pagare per il prodotto comprato. Fino alla prossima campagna di offerte che farà ricominciare tutto da capo.

Per il momento mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B:La foto di testa è presa dall mio archivio.

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