AI updates

In questa chiacchierata racconteremo delle vicende, un tantino nebulose, che di tanto in tanto appaiono in rete di cui si sa qualcosa all'inizio ma non cosa sta, realmente, succedendo, cosa succederà nonchè se, quando e come finiranno.

Sam Altman, quello di OpenAI ha parlato, ovviamente, dell'AI facendo notare che è una bolla prossima all'esplosione ma lui è attrezzato per evitarne i danni, soprattutto se lo finanziano bene. Qualche tempo prima aveva parlato di AI generalista, che poteva occuparsi di tutto, più o meno come un umano fatto di silicio e bit.

Anche allora ne aveva parlato per rimediare dei finanziamenti per compensare i costi dello sviluppo della sua OpenGPT, ora alla sua ultima versione e questo suo nuovo intervento su quell'argomento, era dovuto,presumo, alla fine dei finanziamenti per la versione precedente.

Se lui voleva proseguire nella sua opera doveva trovarne altri, sperando che di riuscire ad arrivare alla fine della nuova versione. Ma qualcuno non era ottimista come il patron di OpenAIPiù e, più o meno nello stesso periodo della questua di Sam Altman, non ha esitato ad esternare le sue perplessità.

Suggerisco di leggervi l'articolo che tratta di quell'intervento, molto più pessimista e criticodi quello di Altman e il valore azionario delle Big Tech legate in qualche modo all'AI è crollato, prima di riprendersi, senza troppo entusiasmo, qualche tempo dopo.

Quel mondo, nonostante tutto, è ancora vivo e pure Arm ha deciso di produrre hardware AI che dovrà vendere a qualcuno. Al momento c'è Meta che aspetta di vederlo, comprarlo e usarlo nelle sue cose.Poi si vedrà.

Nel frattempo Apple ha deciso di evitare altre rogne con i chip, oltre a quelle che ha già. A meomento sono solo voci ma sembra che voglia allearsi con Texas Instruments per produrre chip per i suoi dispositivi.

Visto che c'è, sempre secondo quanto si dice in rete e da me raccontato in altri articoli, sembra che abbia deciso di guardarsi in giro per vedere se c'è qualcuno che l'aiuti ad aggiornare un po' più celermente Siri e la sua AI.

Il resto del mondo inizia ad avere le reazioni più varie, per usare un eufemismo.Si va dall'usare l'AI perchè "si fatica di meno" e, soprattutto, costa di meno che usare un sottoposto umano, per così dire.

Dopo tutto, usare i fogli elettronici attraverso AI senza avere la minima cognizione di cosa e come si sta facendo quel genere di calcoli costa meno risorse del farli "cum grano salis".

Salvo poi rendersi conto che l'entità dei presunti risparmi era, appunto, presunta e non reale o del genere sbagliato.Un esempio di questa figuraccia è stata quella banca australiana che ha dovuto riassumere i dipendenti sostituiti da un chatbot che non faceva il suo mestiere come ci si aspettava.

Ci sono poi i casi in cui qualcuno si mette ad usare l'AI per le sue ragioni e non s'accorge che il mondo che viene costruito intorno per assecondarlo è fittizio e non ha nulla di reale. Inutile dire che non la prende bene quando glielo fanno notare e suggeriscono di uscire da questo impaccio con l'aiuto di qualche professionista.

Non tutti, per fortuna, la pensano allo stesso modo. Se interessa c'è modo di conoscere le utlime tendenze di pensiero e d'uso legate al mondo AI. Basta sbirciare dall'altra parte di queste pagine o inserire le parole giuste in qualche pannello di ricerca.

La loro scelta la lascio alla vostra fantasia e creatività.