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Post qualcosa.

Apple "si è portata avanti sul lavoro" e ha aggiornato la sicurezza di iMessage, che c'era finora, con quella fornita dalla criptazione post quantistica, sicura che, per il momento, iMessage non sarà violato nemmeno usando, appunto, i computer quantistici.

Appena il mondo informatico l'ha saputo, come per magia (quantistica, naturalmente) in rete è apparso di tutto, anche le crisi nervose della concorrenza e dei suoi cultori che hanno dato origine, quasi per magia, ad articoli, commenti, video, clip e altre cose del genere che parlavano, nel bene e nel male, di questa prodezza quantististica e della tecnologia che ne sta alla base.

Dall'altra parte di questo collegamento troverete gli articoli, generici, di presentazione di questa tecnologia anti violazione della privacy degli utenti dei software che l'adottano. Come per tutte le cose proposte da Apple, giuste o sbagliate che siano, sono arrivati in rete, quasi immediatamente, gli articoli "loquaci", o quelle "esagerate" e le pagine di Apple stessa che ne parla "pro domo sua".

Non sono mancate nemmeno notizie curiose sulle prodezze degli ingegneri Apple. Lo smart ring, un dispositivo post Apple Watch, senza l'orologio, con le stesse funzioni, o altre simili, ad un prezzo minore, a cui ho accennato in un'altro articolo, è solo l'ultimo dei dispositivi smart che, forse, è ancora in fase di sviluppo. Si sono perse le tracce degli altri.

Non è detto che apparirà sul mercato. Se non lo farà, probabilmente, trasformerà in un flop poco renumerativo anche quello Samsung che verrà coomercializzato a giugno. Se non viene ritirato prima dal mercato.

Qualcuno, comunque, non deve avere gradito, per qualche sua ragione, la notizia dello smart ring Apple e l'ha fatto sapere diffondendo, pieno di giubilo, la notizia che anche per i dispositivi Apple sono arrivati i software post malware come il trojan GoldDigger, o altri simili, che rubano i dati a chi se li è ritrovati nel dispositivo e gli svuotano il conto. Quelli Android e Windows ora non erano più soli in questa disgrazia.

Altra novità, post iPhone 15: Apple deve avere cambiato l'algoritmo del calcolo dell'energia presente nella sua batteria perchè ora sembra che possa "resistere" fino a 1000 cicli di ricarica, invece dei 500 di prima dell'aggiornamento, rallentando la perdita dell'energia che quell'iPhone può usare per alimentare il suo funzionamento.

Ancora gli Apple "pieghevoli". Sembra stia tornando di moda parlarne, per aumentare gli introiti pubblicitari legati alla lettura dei relativi articoli o, più semplicemente, perchè il produttore di questi cosi è, o dovrebbe essere, Apple.

Qualsiasi cosa fa lei, com'è noto, è una buona ragione per usarla come base per un articolo. Compreso quello che state leggendo, naturalmente. In ogni caso, a questo giro, il dispositivo post piegatura dovrebbe essere dotato di display da circa 10 pollici, come l'iPad intermedio, un po' più grande dell'iPad Mini.

Lo vedremo, nella migliore delle ipotesi, fra due anni. Per cui chi ha problemi di insicurezza di qualche tipo che ritiene di curare facendosi vedere con l'ultimo dispositivo Apple, anche quando non sa nemmeno accenderlo, di non vendere l'iPad che ha ora e di sostituirlo con quello pieghevole.

Fate trascorrere questi due anni senza patemi d'animo. Godetevi il dispositivo che avete in mano e risolvete questo genere di problemi, se li avete, in qualche altra maniera, magari con l'aiuto di qualche specialista.Ce ne sono di ottimi in giro, credo.

Noi, nel frattempo, attendiamo il prossimo giro di articoli per vedere quale sarà il prossimo candidato alla piegatura e l'anno della sua commercializzazione, già cambiato un paio di volte, o quale sarà il prossimo annuncio, la prossima notizia che riempirà la rete di articoli che parlano di loro.

Per il momento mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B:La foto di testa proviene da guruhitech.com nel formato webp e da 123rf.com che usa l'originale formato webp e lo trasforma in jpg, quello usato nell'intestazione di questo articolo.

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