Tra i primi processori, coprocessori, ad essere pignoli, indirizzati verso un uso adatto all'AI, dopo esserlo stati per la grafica, ci sono prodotti forniti da aziende con il nome importante come Nvidia.
In quell'azienda appena si sono accorti che L'AI non era un fuoco di paglia e che c'era bisogno di calcoli "molto rapidi", per usare un eufemismo riduttivo, si sono ricordati che, tra le varie cose che producevano, c'erano pure le GPU.
Sono processori per la grafica i cui calcoli che devono essere molto precisi e rapidi. Quelli di Nvidia hanno modificato qualcosa di quelle GPU, l'hanno fatto sapere in giro e,secondo il loro ultimo resoconto fiscale dell'ultimo trimestre e quanto si dice in rete, hanno fatto soldi a palate.
Il problema di quelle unità di calcolo è che vengono usate pure per i giochi, fare felice l'ente erogatore dell'energia elettrica che lo alimenta e, nella stagione giusta, come sostituto della stufa o di un buon termosifone se il giocatore le sfrutta a fondo.
Ma, a quanto pare, per molti, è possibile ignorarlo senza troppi effetti collaterali, la grafica dei giochi è più importante e qualcuno ha pure usato, perdonatemi la battuta il calore emesso da quei processori per cucinare le uova al tegamino o simili e, talvolta, pure i concorrenti di Nvidia, che da parte loro, hanno fatto il possibile per rispondere adeguatamente ai tentativi di quell'azienda di monopolizzare il mercato.
Un esempio di processori concorrenti sono quelli analogici IBM, o quelli basati su ARM64 usati dalla tecnologia Google AI e il suo Tensorflow. Dall'altra parte di quei collegamenti, in lingua inglese, viene mostrato cosa c'è dietro questo genere di cose.
Altre indicazioni sui processori usati per i software AI li potete trovare in queste pagine. Se invece volete avere esempi di blog o siti che parlano di queste tecnologie, a volte con idee "tutte loro" su questo argomento, potete seguire questi suggerimenti.
Cambiando azienda produttrice di tecnologie AI hardware, software o entrambe le cose, cambia il modo di presentare i suoi prodotti. IBM e Google sono un esempio di questi diversi modi di presentare queste cose da parte dei loro marketing.
di Nvidia Se inserite i termini adatti o che ritenete tali, come ho fatto io, in qualche pannello di ricerca,anche voi potrete trovare indicazioni e notizie su questo argomento simili alle mie e, forse, pure migliori di quanto ho mostrato in questa pagina.
Curiosamente, facendo ricerche in lingua inglese se si inseriscono dei termini sbagliati (in lingua inglese, notizie e nuovo o novità si assomigliano molto) appaiono anche gli "articoli-marchetta" in cui gli autori,fanno credere di sapere tutto sull'AI e di voler aiutare i loro lettori nella scelta dei prodotti adatti alle loro necessità.
Fingono di dare indicazioni utili a chi si interessa alle ultime novità su questo o quel prodotto, ma il loro scopo è fare il possibile per aumentare gli introiti pubblicitari per conto di chi ospita i loro scritti, come già ho raccontato altrove parlando di quello strumento, chiamato "clickbait", utilizzato per attirare visitatori e pubblicità legate alle loro visite.
I loro articoli riescono anche a fornire informazioni utili ma hanno gravi difficoltà a non sembrare solo pubblicità dei prodotti di cui parlano, qualunque cosa vogliano raccontare ai loro lettori. A volte la fanno talmente bene che sono invidiate anche dai marketing di chi li produce e li commercializza anche fuori dalla rete.
Forse vi siete accorti che ho ignorato Apple. Lei ha idee diverse rispetto alla concorrenza, a cui ho già accennato altrove. Al momento continua a percorrere la sua strada.Poi si vedrà.
Per il momento mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B:La foto di testa è presa dalla rete e l'originale si trova in uno dei sottositi di nvidia.com. L'immagine è memorizzata in uno dei siti amazon adibiti a questo scopo. Il titolo, me ne sono accorto solo dopo averlo scritto, è una crasi, un incrocio,non voluto, tra il nome Nvidia e una battuta sentita parecchi anni fa in televisione, credo.
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