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Epilogo e prospettive


Le matite Apple hanno una storia tutta loro che vale la pena di raccontare.
Il fondatore, S.Jobs sosteneva che gli stili, le pennine, qualunque fosse il loro impiego e uso, non servivano a nulla.

Il bravo utente di quei dispositivi, per dirla con un po' di ironia, doveva usare il dito per fare le sue cose sul display e non aveva alcuna importanza se la concorrenza, soprattutto asiatica, aveva altre idee, repentinamente cambiate, appena gli iPad hanno iniziato ad avere il successo noto.

Le copertine, custodie, "smart cover" per iPad o iPhone, chiamatele come volete, hanno avuto un passato molto più divertente:inizialmente non offrivano prodotti di grande qualità o non permettevano la scelta tra modelli molto diversi tra di loro. Poi è arrivata Apple e di colpo, tutto è cambiato.

Basta  dare un'occhiata alla merce presentata in rete per rendersene conto: provate ad inserire i termini "apple ipad (matite OR pencils)" e fare altrettanto con le custodie e ve ne renderete conto.
Anche le tastiere offrono, ora che l'iPad è un tablet di successo, una grande varietà di scelta anche dagli iPad di serie diverse da quella Pro e, sembra, che la Magic Keyboard potrà essere usata anche con gli iPad di classe inferiore a quella dei tablet Pro. Vedremo.

Un argomento secondario, ma molto gettonato in questo momento nella rete, è la oramai prossima sostituzione dei processori Intel con quelli ARM. Anche se un modello, per usi diversi da quello dimostrativi, arriverà, si, dice il prossimo anno o, al più, alla fine del 2020.

in quel periodo, più o meno, potrebbe uscire anche un MBook , una specie di iPad con tastiera incorporata e poco altro. Verrà resuscitato, per l'occasione, con il display di 12 pollici, qualcosa di simile all'A13 o all'A14 come CPU e qualche altra nuova tecnologia da scoprire al momento della presentazione. Poi si vedrà.

Nel frattempo in giro per la rete non si fa che parlare e scrivere d'altro.
Macrumors.com,avanza qualche perplessità sul software di contorno al nuovo processore che ne verrà sicuramente influenzato ma smentisce che Apple intenda fare qualcosa di simile a quanto fatto da Microsoft a suo tempo.

Apple, è già stato ribadito più volte, ha intenzione di fare l'opposto: fare girare, per così dire, tutti i software nello stesso modo, indipendentemente dalla macchina su cui si trova in quel momento e non i sistemi operativi come voluto da Microsoft a suo tempo.

Secondo Apple essi dovranno rimanere ben separati in modo da evidenziare le peculiarità di dispositivi in cui stanno funzionando. Microsoft a, suo tempo, ha avuto altre idee e le ha applicate a suo modo, ottenendo risultati che lasciano un po' a desiderare.

Suggerisco di dare un'occhiata a questa analisi fatta da un redattore di appleinsider o a quella, nello stesso blog sulle voci ricorrenti sul primo Mac ARM e sulle rogne dei programmatori a fare funzionare su entrambi i processori.

Anche  9to5mac ne parla commentandole voci che danno per quasi certo l'annuncio Apple della sua prima macchina ARM e theverge fa qualcosa di simile esponendo le sue perplessità sulla sua messa in commercio effettiva a causa della carenza di software per questa architettura.

Come è stato detto in rete, faccio notare che il tempo per imparare a programmare software ARM, l'hanno avuto. Bastava farlo per iOS e affini. Ma tant'è....

Per il momento mi fermo qui. A presto.

N.B: il gingillo in testa alla chiacchierata è l'ipotetico MBook con il processore ARM A14 o similare come raccontato da macrumors.com a cui appartiene quell'immagine.



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