Come ricordato in un'altra chiacchierata tutte le volte che qualche troll credeva di raggirare Apple e si ritrovava raggirato, scappava nel mondo Android o inveiva contro Apple senza andare molto oltre. Se poi voleva fare le cose in grande, al primo smartphone Android comprato scopriva di essere più malmesso di quando ne usava uno Apple e poteva rimediare a quell'errore di valutazione senza screditarsi.
Qualcun altro, molto più abile a recitare di questi troll, appena veniva presentata la generazione successiva dell'iPhone si precipitava a comprarlo tutelandosi dagli imprevisti con l'AppleCare. Glissava su quanto aveva combinato con quello precedente e faceva vedere di aver imparato la lezione. C'era però anche chi, bruciato dall'esperienza del Touch, spariva dalla rete senza lasciare traccia e notizie di sè.
Non ci sono state solo le vicende del Touch o i display. Prima di loro qualcosa di simile è capitato con batterie e con gli alimentatori che esplodevano facendo danni tutt'intorno.
Era sufficiente sceglierli come ricambi economici rispetto a quelli Apple e quelli per ringraziare il loro o la loro acquirente, appena potevano esplodevano. I troll, senza sapere cosa era capitato e perchè era successo si sono messi a sparlare di Apple ma si sono azzittiti e la vicenda è sparita dalla rete appena sono arrivate le spiegazioni su quell'accaduto.
Subito dopo i loro è toccata alle batterie che nei dispositivi mobili Apple sono garantite per 500 cicli di ricarica. Poi Apple non si prende più responsabilità su di loro. Molti utenti, troll e flamer della rete hanno gradito pochissimo questa notizia perchè a causa dell'obbligo a caricare la batteria anche un paio di volte al giorno a causa dell'errato uso del loro dispositivo e delle loro strane idee sulle batterie.
Apple, ha tentato di porre fine alla questione regolando le sue batterie in modo che quando giungevano al limite della sua garanzia, facevano rallentare l'iPhone allungando la loro vita. Appena s'è saputo, c'è stata la rivolta dentro e fuori dalla rete. Nessuno aveva gradito essere tenuto all'oscuro di questa regolazione e l'ha fatto sapere, il più rumorosamente possibile, ad Apple facendo felice molti amministratori fuori e dentro il web che si sono ritrovati dei profitti extra senza muovere un muscolo.
Apple, dopo alcuni tentativi di spiegare le cose andati a vuoto, con un ulteriore aggiornamento, ha dato la possibilità all'utente dei suoi smartphone, di solito la famigla 6-6s e forse la 7-7s, di leggere un avviso della presenza di problemi nella batteria, della sua possibile sostituzione e, soprattutto che stava per limitarne le prestazioni per farla durare di più. Ha anche fatto sapere, per altra via che quella sostituzione sarebbe avvenuta a prezzi più bassi rispetto a quelli del listino, se richiesta entro limiti temporali ragionevoli. A questo punto l'utente del suo dispositivo non aveva più ragione di lamentarsi, poteva prendere le decisioni che riteneva più adatte a lui e all'uso che faceva del suo iPhone. Al momento non si conoscono reazioni degne di nota diverse dai pettegolezzi sui sostituti 2018 degli iPhone X.
Anche questa volta mi fermo qui.
N.B: l'immagine di testa è la striscia di Möbius: da qualunque punto vi si ritorna anche se, spesso e volentieri in maniera molto diversa da quella con cui si era partiti.
Home Touch Avventure nel mondo Apple...
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