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Tim Cook a Roma, dal Papa e dal nostro Premier: ecco perché preferisce l'Italia

Riprendiamo il discorso iniziato ieri sull'inaspettata rivelazione del progetto da parte di Apple, di aprire un centro di formazione per lo sviluppo di Applicazioni iOS in italia, il primo in Europa, in collaborazione con l'università di Napoli: potete leggere i dettagli in questo nostro post precedente (click qui).
Ieri Tim Cook a Roma ha avuto udienza da Papa Francesco e ha avuto anche un'importante riunione con Matteo Renzi.
Come riportato dalla nostra fonte (Repubblica.it) Tim Cook, profondamente toccato dall'incontro con il Papa, lo ha definito "il più grande leader della terra" e ha spiegato di aver parlato con lui del progetto di far diventare la Apple la prima Azienda alimentata esclusivamente da energie rinnovabili.
La riunione con Matteo Renzi ha avuto come oggetto i vari aspetti da considerare per realizzare il centro di formazione per sviluppatori a Napoli. Come è ovvio che sia, successivamente la stampa ha chiesto a Cook come mai ha voluto optare per l'Italia per la realizzazione di quello che costituirà un punto di riferimento a livello europeo, poiché il primo di questo genere nel nostro continente. Cook ha risposto con numerosi elogi riguardo al nostro paese, alla sua vitalità e voglia di rinnovarsi, un luogo dove tutto potrebbe accadere (??). Ok, lui la vede così, ma è comprensibile, essendo stato in italia tipo per 5 minuti...
Ovvio che un minimo di dubbio possa nascere, specie nei giornalisti più"smaliziati", ma ecco come risponde il CEO di Apple a certi interrogativi:

L'Italia in questi anni è sempre stata percepita come un problema più che come una opportunità: poi nel giro di tre giorni, Cisco annuncia 100 milioni di dollari di investimenti in startup e Apple ci sceglie per il debutto europeo della scuola per sviluppatori di app. Cosa è cambiato?
"Amo lo spirito dell'Italia. L'ho detto in Bocconi due mesi fa, abbiamo molto in comune, Apple è sempre stata concentrata sul fare the best not the most, le cose migliori piuttosto che tante cose buone. E l'Italia ha lo stesso talento. In Bocconi ho avvertito un incredibile spirito imprenditoriale e un gusto per il design che altrove non esiste. E poi sono un grande fan del vostro primo ministro, apprezzo il cambiamento che sta portando. Per questo abbiamo ritenuto che questo è esattamente il paese dove Apple voleva stare ed il momento ideale per farlo. Sappiatelo, stiamo arrivando con moltissimo entusiasmo"

E alla richiesta, forse ancora più "tendenziosa", sul perché sia stata scelta proprio Napoli, e non, per esempio, una città più rappresentativa dell'economia contemporanea, come Milano, ecco come Risponde Tim Cook:

"Per lo spirito imprenditoriale della città e, francamente, perché da un punto di vista economico credo che lì possiamo dare una mano, fare maggiormente la differenza. Quando a Milano annunciai a Renzi che avremmo voluto aprire una scuola per sviluppatori di app, lui mi chiese di immaginare una linea che divide l'Italia in due. Sopra quella linea, spiegò, ci sono dati demografici ed economici più alti dei paesi più ricchi d'Europa; sotto quella linea invece siamo ai livelli della Grecia. Questo discorso ci ha molto colpito e per questo abbiamo deciso di andare sotto la linea. E Napoli ci è sembrata la scelta più logica".

Sicuramente sono tutte considerazione molto importanti e degne di nota, ma bisogna ammettere che il tempismo con cui è "arrivata" tale opportunità è quantomeno eccezionale.



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