Ininiziamo con una perla, di ineguagliabile bellezza, per dirla ironicamente. L'iPad Mini Oled. Doveva arrivare alla fine di quest'anno, non era una cosa certa, ma c'era qualche probabilità che succedesse. Non è successo. Apple sembrava essere di altra idea.
Secondo i blogger che hanno accennato a questo argomento svariate volte, quell'aggeggio doveva essere, nella migliore delle ipotesi, animato da un A18. Forse sarà, l'A19, per motivi di economia e di continuità industriale con l'iPhone 17. Dovevano uscire in coppia, ma non se ne è fatto più nulla.
Qualcosa è andato storto in Apple e l'iPad Mini, quello Oled,nella migliore delle ipotesi, uscirà dopo il Keynote Autunnale del 2026, insieme all'iPhone 18 invece che con il 17 come doveva essere.
Verrà proposto al mercato senza troppi stravolgementi, rispetto alla versione precedente, processore a parte e poco altro, per non traumatizzare i suoi potenziali utenti, cultori e clienti per essere sicuri di fare un sacco di soldi. Il CdA e gli azionisti ringrazieranno quasi sicuramente.
In caso contrario qualcuno potrebbe mettersi strane idee in testa, come quella che i suoi dispositivi vengono aggiornati o sostituiti da altri con qualcosa che la concorrenza prima o poi scopiazzerà, come faceva tempo addietro, ricambiata, ovviamente, da Apple senza troppa fretta .
Ora, pur di vivacizzare il mercato degli smartphone e dei tablet sono arrivati o stanno arrivando i "foldable devices", solitamente smartphone che possono essere piegati una o due volte, in prima approssimazione, su un asse verticale o orizzontale.
I primi sono quelli più diffusi, tra i primi, quelli arrivati prima e, quasi sicuramente, l'ispirazione per il foldable iPhone in arrivo il prossimo anno. Se Apple non cambia di idea, come fa ogni tanto.
Il secondo tipo di smartphone, quello piegabile in tre parti, stanno arrivando ora sul mercato e differiscono da quelli del primo, fondamentalmente per due cose: sono piegabili, ovviamente, in tre parti invece che in due, costano o costeranno di più e al momento sono, quasi sicuramente, proposti per aumentare le vendite del resto del catalogo, inferiori a quanto previsto dal loro produttore.
In comune con gli altri hanno tutte le parti piegabili, di larghezza uguale tra di loro e la piegatura, solitamente, ben visibile. Apple, da par suo, per distinguersi dalla concorrenza, ha predisposto quella, del suo ipotetico dispositivo, in modo che sia molto meno visibile di quella della concorrenza.
La diagonale, nella maggior parte di casi si trova, quando il dispositivo è completamente aperto, da qualche parte tra gli 8 e i 10 pollici, più o meno e un po' più della metà quando è chiuso.
Si prevede costino e costeranno un botto, se costruiti bene e quello Apple, se uscirà, anche di più. Tutti i pieghevoli a libro hanno un'alternativa, i "Flip 'Phones" simili a questo della Motorola.
Sono,essenzialmente degli smartphone che hanno un asse di rotazione orizzontale e la parte esterna, talvolta, è predisposta per qualche funzione (immagini, orologio o simili).
Sono noti anche per la loro attitudine a rompersi in maniera creativa, se vengono troppo strapazzati e a fare lievitare, di conseguenza, le spese di riparazione. Taluni di loro sono considerati da alcuni blogger tra i migliori tra quelli disponibili in questa pagina mentre scrivo queste righe.
Sono i discendenti dei telefonini a conchiglia di qualche tempo fa e, come allora, se non li si usa con un po' di attenzione, possono rompersi le cerniere di rotazione e se il guasto degenera, tendono al disfacimento della struttura.
N.B: L'immagine di testa, un Huawei Mate XT, è stata trovata nelle pagine di mashable.com ed è uno dei primi esempi di dispositivo con tripla piegatura che tende a non rompersi troppo spesso se adoperato senza troppa delicatezza.
Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.

Posta un commento
Lasciate un Vostro commento nel riquadro apposito!
Grazie e al prossimo Post!