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Clickbait per i frequentatori della rete

In rete,ci sono a pagine ,immagini,suoni e altro ancora su qualsiasi argomento. C'è pure un linguaggio ad hoc per descriverli, uno slang, un gergo, chiamatelo come volete, usato dai suoi frequentatori per comunicare tra di loro.

Tra le sue espressioni ci sono i "click bytes",i click bites e i click bait sia in versione staccata,quella che avete appena letto che in quell'altra, i clickbytes,i clickbites e i clickbait, i click bytes .Se si segue la fonetica di lingua inglese, si pronunciano tutti neklla stessa maniera, "clickbait" o qualcosa di simile.

In Italia vengono considerati tutti derivati da "click bytes" o "clickbytes" anche se sono tre cose diverse: nel primo caso, i bytes, sono quelle serie di istruzioni con cui sono costruiti i software informatici, i secondi, i bites,sono, essenzialmente traducibili con "morsi", la terza parola, "bayt", con la y letta come una i, o "baits", con la s muta, è la loro pronuncia, senza "click" .

Tutte tre, con l'avvento dei social network, sono apparse unite a "click", il rumore del tasto della tastiera che scrive e invia qualche comando o istruzione al resto del dispositivo a cui sono collegate.

Sono un modo per intendere che chi li segue e si lascia intrappolare da loro,finisce in pagine su vari argomenti,scritte apposta per attirare le sue visite e la relativa pubblicità ,con i profitti rimediati senza troppa fatica per i blog che le ospitano e vivono di queste visite.

Quando quei contenuti si riferiscono a dispositivi informatici e ai software che li animano, proposti al mercato in vario modo, rivelano le scelte di campo nell'informatica e dei frequentatori della rete, così come vengono raccontate e vissute in rete.

Se vogliamo semplificare le cose, c'è chi è seguace di Windows, altri dei sistemi operativi Apple e chi rimane è per Android e il suo mondo. Ciascuno di questi gruppi che presenti nella rete si dà parecchio da fare per convertire alla propria parte chi segue le altre e ne parla descrivendo la propria scelta come la migliore e quella degli altri come la peggiore.

Peccato che siano tutte frottole, raccontate,magari in buona fede, da cultori dei prodotti presentati come migliori rispetto ad altri. Dall'altra parte di questa pagina di collegamenti ci sono articoli, che suggerisco di leggere, se volete farvi un'idea dell'opinione che hanno taluni produttori dei loro clienti che devono comprare i loro dispositivi, pagarli e poi sparire. Fino al prossimo prodotto.

Negli articoli in questione si parla del Pixel 10 ma vale,in linea generale, anche per gli altri dispositivi proposti periodicamente al mercato. In questo caso, quel del Pixel 10 e le sue varianti, è stato proposto, secondo molti, da Google un po' troppo in fretta, al solo scopo di farlo arrivare sulmercato prima di quelle Apple che sarebbe stato presentato una decina di giorni dopo.

Quello smartphone si è rivelato un dispositivo mal curato, che l'ha reso un mediocre insieme di bachi con del software intorno, a livello di un dispositivo di classe molto peggiore di quella a cui avrebbe potuto appartenere se fosse stato progettato e costruito meglio, in modo da rivaleggiare, magari, con i suoi avversare di sempre, gli iPhone.

Purtroppo, secondo taluni, anche tra i cultori dei Pixel e del mondo attorno a loro, sembrano costruiti per un mercato da pochi Euro ogni esemplare ma vengono fatti pagare molto più elevato del loro valore reale, come se i loro difetti non esistessero e per Google contassero solo i profitti che ricava dalla loro commercializzazione.

Dagli scritti di chi ne parla traspare,spesso, l'imbarazzo per la pubblicità che deve fare ad un aggeggio che dopo il primo aggiornamento serio,nell'ipotesi migliore, funziona a singhiozzo o sembra un dispositivo con idee tutte sue sul proprio funzionamento e su chi vorrebbe usarlo secondo le sue esigenze.

Se si utilizzano i servizi Google,poi, può capitare che gli altri software del Pixel 10 si blocchino senza speranza di farli ripartire e l'unica maniera,nella migliore delle ipotesi, per farli ripartire, è reinstallarli. Da zero, per evitare di finire invischiati in guai supplementari.Nei casi peggiore potrebbe pure essere necessario reinstallare anche il resto.

Nel Pixel 10, inoltre,ci sono stati anche guai hardware:il display, in taluni frangenti può rimanere sfocato. Google ha tentato di rimediare, ma il suo rimedio ha fatto ancora più danni. Ora quel display continua a rimanere sfocato e la memoria è occupata da software che non serve a nulla.

Per quanto riguarda Apple,si susseguone le versioni beta di Tahoe 26.1,la nuova versione del sistema operativo per i suoi desktop e portatiliproposta al mercato e alla rete per rimediare ad alcuni inconvenienti scoperti nel funzionamento della sua versione precedente presentata a Settembre e in taluni suoi aggiornamenti minori.

Negli altri suoi sistemi operativi sembra che non saranno necessari, al momento, aggiornamenti importanti per correggere errori fatti in precedenza nel cui compito sono esclusi quelli legati a Siri e alla AI Apple per cui sarà difficile trovare un rimedio.

Nel frattempo cominciano ad arrivare aggiornamenti a cui è stata aggiunta la compatibilità con quanto proposto dalle terze parti. La rete e gli utenti dei suoi prodotti sono in attesa di vedere l'effetto che fanno sui loro dispositivi e, ne sono certo,reagiranno in qualche modo a queste proposte quando potranno essere esaminate nella loro versione stabile. Attendiamo il loro responso.

Windows è quello messo peggio degli altri. Microsoft continua ad aggiornare il suo sistema operativo in vario modo, come la concorrenza ma a differenza di lei,lo fa senza curarsi, come suo solito, di chi lo utilizzerà.

Se si desidera che il proprio dispositivo continui a funzionare si deve rincorrere Microsoft sperando che quell'azienda lo permetta proponendo aggiornamenti compatibili con le macchine a disposizione di chi si occupa di queste cose aziendalmente o professionalmente.In caso contrario, ci si arrangia sperando di non finire in guai irrimediabili come è già talvolta capitato anche in un passato recente.

Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B:L'immagine di testa, proviene da una delle pagine di tmcnet.com.

L'immagine è stata generata usando l'AI.

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