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Come si esce di qui?

Nel mondo Apple e in quello della concorrenza, un modo per vendere smartphone e affini, tra i tanti disponibili,è quello di dotarli di un comparto fotografico degno di tale nome, un numero variabile di lenti per catturare le immagini nelle maniere più svariate, inserire tutto quanto nel dispositivo e proporre il risultato di tutto questo traffico al mercato con adeguata campagna pubblicitaria.

Nel caso non bastasse, c'è pure un fiorente mercato di aziende terze che produce parti e lenti extra da aggiungere attraverso opportuni adattatori che non sempre funzionano quando vengono applicati agli smartphone.

Non sono fatti così male, ma per qualche motivo misterioso,a volte funzionano con gli smartphone della concorrenza o quelli precedenti alla serie Ax Apple ma da lì in poi, non vanno più bene.

Per quanto riguarda Apple, quell'azienda non ritiene di avere bisogno di quegli accessori e fa in modo che le lenti evolvano, crescano o diminuiscano in numero e caratteristiche, secondo le sue idee e poi, molto poi, anche quelle degli utenti.

Nulla a che vedere, comunque, con le dicisioni dei produttori Android e dei loro marketing.In quel mondo mancano dei profitti presenti nel consuntivo precedente?Ecco che arriva un nuovo accessorio, un altro prodotto, a vostra discrezione, o addirittura un nuovo modello di smartphone scopiazzato da chissà quale concorrente.

Gli argomenti trattati nelle discussioni, presenti in rete, variano secondo le modalità di fare fotografia pubblicizzate da chi produce e vende samrtphone. Variano dalle capacità del fotografo che cattura immagini senza aiuti esterni, a quelle secondo cui una spintarella dell'AI non è una cosa sbagliata come Google con i suoi Pixel, altri produttori e blogger di idee simili alle sue che ritengono il fotografo troppo deficiente ed incapace di scattare una fotografia, degna di tale nome,da sè.

Nessun accenno, nei loro articoli, alle trovate pubblicitarie, spacciate per accessori fotografici del mondo Android i cui dispositivi hanno in dotazione lenti e relativi accessori, aggiuntivi, che nel mondo Apple sono da pagare a parte.

La pubblicità e il marketing di taluni dispositivi Android raccontano e mostrano meraviglie se si sfruttano gli ingrandimenti a due o tre cifre dei loro prodotti o l'AI,l'intelligenza artificiale.

Non sembra, però, che, al momento, queste loro campagne pubblicitarie li abbiano aiutati a vendere di più e meglio di Apple, da loro spesso scopiazzata con risultati variabili, per usare un eufemismo riduttivo.

In quel mondo, quello Android viene fatto credere agli acquirenti che tutta quell'AI è un passo avanti nella tecnologia fotografica ed è lì per aiutare i fotografi nella cattura delle immagini nascondendo. Soprattutto se tutto questo altruismo aiuta ad incrementare i profitti dei produttori che l'hanno inserita nei loro dispositivi.

Di solito va tutto bene finchè non bisogna adoperarla ottenendo risultati che talora lasciano perplessi chi vorrebbe fotografare secondo modalità diverse da quelle previste da Google o si scopre che se sono migliorate alcune caratteristiche fotografiche altre sono sono peggiorate.

Un esempio è il Pixel 10, della stessa Google, in cui alcune caratteristiche sono peggiori di quelle analoghe della serie precedente e altre riescono solo a mostrare l'incompetenza dei loro progettisti anche quando vengono spacciate per progresso tecnologico.

Talvolta i risultati ottenuti con l'aiuto AI vengono paragonati con quelli, analoghi della concorrenza ed è motivo di discussioni, talvolta parecchio imbarazzate in quella parte della rete che segue le vicende di questo genere di fotografia. Non sembra, però, che a Google o a chi progetta quei comparti fotografici interessino molto quelle discussioni.

A loro basta vendere e fare profitti. Il resto non conta, nemmeno che il mercato a cui hanno deciso di destinare i loro prodotti non sia molto d'accordo con loro. A questo approccio pessimista, spesso e per fortuna, si contrappone un'altro, molto più ottimista, che sgorga, letteralmente, dalla rete.

Vagando qua e là si scoprono pagine in cui gli autori raccontano di qualche scoperta sui progetti e sul futuro Apple, sui suoi prodotti, sul suo settore fotografico e su qualunque altro quell'azienda riesca a spremere profitti della maggior entità possibile.

Nessuno di loro, ovviamente racconta che quell'azienda, per vari motivi, ha voluto fare conoscere a chi segue le sue vicende e cosa sta facendo nei suoi laboratori, per nascondere gli errori del passato a cui non è riuscita a porvi rimedio.

I blogger e la rete che segue le sue vicende, solitamente, sono ritenuti i più adatti a far conoscere, a costo quasi zero, i prodotti che stanno per essere offerti al mercato, salvo contrattempi o cambiamenti d'idea dell'ultimo minuto

L'alternativa, soprattutto per i blogger, è che non collaborano, vengono banditi dal suo mondo e, costretti a fare una brutta fine. La parte più divertente di queste cose è la pubblicità affidata ai blogger pro Apple.

Ad loro viene fatto credere, spesso, di avere rubato notizie che l'azienda intendeva tenere nascoste e di poterle pubblicare nelle loro pagine ottenendo,già che ci sono, pure un incremento di introiti pubblicitari, quelli legati alle visite dei frequentatori della rete.

Talvolta, però, qualcosa va storta, Apple non gradisce e per quei blogger, gli analisti Apple e chiunque abbia diffuso quelle notizie,finisce male, molto male e qualcuno di loro sparisce, per un po' dalla scena.

Se, invece, tutto va per il verso giusto, in la rete appaiono, come per magia, supposizioni su Apple e le sue novità. Mentre scrivo queste righe,ad esempio, Apple ha fatto sapere alla rete che, presto ci saranno o potrebbero esserci delle novità e, magicamente, tutti si sono messi a parlarne e discuterne.

In questi momenti sembra di essere finiti in un mondo in cui tutti sono presi a commentare cosa si è saputo su Apple, come è stata scopiazzata dalla concorrenza, e novità, vere o presunte e quante sono le possibilità di vederle, toccarle, usarle, parlarne davvero.

. Il resto del mondo è scomparso, le notizie sulla concorrenza vengono ignorate o sono ben nascoste e bisogna sapere dove cercarle. Esistono solo Apple e le sue novità, nel bene e nel male. Tutto il resto serve ad incrementare gli introiti pubblicitari che continuano a fare esiste i blog che ne parlano spettegolando su Apple, non sempre in maniera favorevole a lei e al suo mondo.

Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B:L'immagine di testa, è tratta da una delle pagine di pexels.com

1 commento :

  1. The query: How can we leave this place? feels incredibly symbolic, possibly referring to being trapped in a state of mind or circumstance. Sometimes, a new viewpoint is all we need to move confidently, much like academic proofreading in Dubai helps students overcome mistakes to achieve clarity.

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