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Microled alla mela

Di recente sono apparse in rete varie notizie coinvolgenti Apple e alcune sue proposte, qualcuna certa, altre un po' meno o ferme allo status di notizie che non hanno interessato quasi a nessuno, vista la scarsa diffusione che hanno avuto.
Tra le notizie quasi certe, si è distinta, per il successo che ha avuto in rete,  la voce che Apple si stava occupando di microled . In un lampo se ne sono occupati in centomila ed è ripartita la guerra per bande che, tanto per non annoiarsi avevano deciso di guerreggiare tra i loro sulla paternità  di questa tecnologia e dei componenti elettronici su cui è basata.

Quelli di Apple erano apparsi al mondo, per così dire, quasi sicuramente, perchè quell'azienda aveva bisogno di assotigliare, per ragioni varie, i suoi dispositivi e quei componenti elettonici, i microled, permettevano di assemblare i display e la relativa componentistica dello spessore quasi ideale per le sue esigenze. Quasi. I costi erano e sono ancora troppo alti per l'uso che molti gli hanno attribuito e le tecnologie che si basano su di essi, al momento, non permettono di costruire grandi superfici di lettura, nemmeno per gli iPhone o qualunque altro dispositivo con un display puù grande di quello di un Apple Watch anche se nei vari chiacchiericci apparsi in rete, tutti si sono messi a fantasticare sulle loro possibili applicazioni .

Poi sono emersi i costi  e i limiti di questa tecnologia, anche quelli economici; mentre scrivo queste righe gli entusiasmi, nonchè i profitti pubblicitari procurati da quanto scritto dai vari blog e siti nonchè dai commenti dei lettori sono calati fino a sparire gradualmente dalle principali pagine in rete. Se si è interessati e si vuole sapere qualcosa di più su questo argomento, questa pagina, in inglese, fornisce una buona idea di come ne parlavano, a suo tempo, tutti i siti, anche quelli più lontani dalla tecnologia e dall'informatica, quando quell'argomento era di moda.

Dubito che molti di loro ne abbiano parlato con un minimo di cognizione di causa. In quest'altra ci sono collegamenti, ancora in inglese, che portano a pagine della rete in cui ci sono articoli che parlano di microled solo quando le notizie su di essi sembravano realistiche; infine, molto simile alla precedente, una serie di collegamenti a pagine di blog che ne parlanp in maniera un po' più tecnica e, si spera, sapendo cosa stanno raccontando ai loro lettori. Anche questi collegamenti, sono in lingua inglese.

Tutte e tre le loro serie sono stati trovati inserendo, nel pannello di ricerca "microled Apple" con o senza le virgolette. Lascio a chi legge, se interessato, la ricerca con altre parole o pagine che parlino di questo argomento di elettronica in lingua italiana. La prossima volta parleremo di qualcosa data per certa e di quell'altra che, stranamente, non ha interessato quasi a nessuno. Proveremo a capirne la ragione.

Per il momento ci fermiamo qui

N.B: Quelle mele d'inizio articolo, tratte dal mio archivo sono state prese, a suo tempo, alla rete e simboleggiano, ovviamente,  Apple.

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