Pensavo che Phablet, e la sua variante Apple, iPhablet, fosse scomparso dal lessico e dalla letteratura della rete. Invece no, è ancora qui. L'ho trovato, nella sua versione generica, phablet, d'ispirazione Androidiana, in un comunicato IDC diffuso in rete e ripetuto ad infinitum da tutti i blog impegnati a pontificare sul presente, il passato ed il futuro dell'informatica, anche quella Apple.
Come se non bastassero L'IDC e le altre società di analisi, previsioni e altre cose di quel genere si sono messe a diffondere dati, misure di vendita e diffusione dei vari dispositivi facendo estrapolazioni per una quantità di tempo che ritengo del tutto insensata. Nonostante la mia avversione che sconfina nell'ostilità nei confronti di qualunque cosa che sembri una di quelle analisi e previsioni così diffuse in rete, proverò a raccontare, nella maniera più sintetica possibile, cosa si dice di questi dispositivi.
Innanzi tutto, i Phablet e gli iPhablet, sono una via di mezzo tra smartphone e i tablet, nel bene e nel male da cui si differenziano, in primis, per la diagonale del display, una via di mezzo tra i 5pollici, circa 13 centimetri degli smartphone e i 9 pollici, un po' meno di 23 cm, dei tablet, più o meno. Attualmente i phablet si trovano da qualche parte tra queste due misure con tendenza, a 'somigliare di più agli smartphone che ai tablet.
La suddetta IDC prevede, anche in base alle ultime vendite degli smartphone di dimensioni analoghe a quelle dell' iPhone 8 Plus, che il prossimo anno i Phablet aumenteranno vistosamente, per usare un eufemismo riduttivo, la loro quota di mercato, a scapito degli smartphone, dei tablet e degli altri dispositivi affini. Soprattutto se fabbricati da Apple, sembra di capire dai commenti e dai desiderata che si trovano qua e là per la rete.
Nessuno dei loro autori sembra ricordarsi che tutti i modelli plus di Apple sono assimilabili a dei Phablet, un tipo di dispositivo inventato dai produttori Android per motivi prettamente commerciali. Dall'altra parte di questo collegamento c'è un articolo, scelto a caso, tra i tanti apparsi nella rete italiana sul ritorno dei phablet che sembravano oramai confinati in una nicchia dell'informatica. Dicono, più o meno, le stesse cose e sembrano quasi fotocopiati l'uno dall'altro, senza un minimo di originalità che li differenzi l'uno dall'altro.
A conclusione di questa parte della chiacchierata una curiosità: IDC nel suo comunicato, in preda ad un attacco di megalomania,fa previsioni fino al 2021 anche se è noto a lei, al suo pubblico e al resto della rete che fare analisi e previsioni sull'operato di Apple per un periodo che va più in là di qualche mese è una cosa del tutto insensata destinata a scatenare ogni sorta di commento in chi le legge, abbia un minimo di di preparazione informatica e di conoscenze dell'operato Apple. Forse chi prende la decisionde, in quell'azienda, di diffondere simili comunicati, non ne è dotato o non ne tiene conto.
Per questa volta ci fermiamo qui. La prossima termineremo questa chiacchierata con qualche commento su cosa si dice sugli iPhone e gli iPad 2018.
N.B: l'immagine, ribatezzata da me "iqualcosa" viene da ilmegliodiinternet.it. il fotomontaggio è la rappresentazione fedele di come la pensa chi vi scrive sulle analisi e le previsioni diffuse periodicamente in rete.
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