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C'è vita intelligente nel web?


E' bene precisare, prima di proseguire nell'articolo, che quando si parla di vita intelligente nel web o in rete si intende sommare l'effetto di tutti gli interventi degli utenti collegati nello stesso momento, durante le 24 ore. L'intervento collettivo in rete di solito è di tale dimensione che la rete o il web, se visti dall'esterno, sembrano dotati di una qualche forma di vita intelligente simile a quella che Madre Natura ha dato in dotazione a ciascuno dei suoi frequentatori. 
A volte vengono seri dubbi sull'esistenza di tale forma di intelligenza.  A tale scopo è sufficiente leggere certi articoli o i commenti spesso presenti dopo la loro fine....Recentemente qualche blog ha parlato del consuntivo Apple presentato recentemente.
E' andato tutto bene finchè quel blog non ha riportato quanto ha raccontato il CEO, l'Amministratore Delegato, di Apple. Secondo il suo resoconto, il 30% degli iPhone erano stati acquistati da ex utenti Android. Tenendo conto che un 5% è in continua oscillazione tra un sistema operativo all'altro, quel 30% è da considerare una percentuale media nel senso che gli ex utenti Android variano da un 25% ad un 35%. Ma non ha importanza; ciò che conta è la risposta dai cultori Android a quell'articolo. Per le prime due ore dopo ladiffusione di quell'articolo la risposta è stata un silenzio traumatizzato.Poi è arrivato l'intervallo delle scuole superiori, la pausa caffè in molte aziende ed è partita la valanga di risposte.
Erano qualche centinaio al momento della scrittura di queste righe e l'intelligenza dei tre quarti di esse era a livello subumano, gli altri oscillavano tra la più totale assenza di senso logico e la disperata ignoranza delle cose IT . Chi leggeva quelle risposte e aveva un minimo di conoscenza del settore, probabilmente aveva le mani nei capelli mentre si chiedeva che fine aveva fatto la famosa intelligenza della rete.
Apple vende i suoi iPhone 6s/6splus anche in Cina. La cosa curiosa è che vende più di Xiaomi e Huawei....Forse i Cinesi hanno deciso di comprarsi i modelli originali lasciando perdere, almeno per un po' le copie....Anche in questo caso i cultori Android hanno dimostrato di non gradire molto la notizia. Apple ha presentato, in tempi e aggiornamenti diversi, il MBPRO, L'MB12 e l'iPad Pro conservando com'era, l'MBAir. Microsoft ha voluto strafare e ha deciso di farli tutti insieme unendoli nella forma del SurfaceBook che in molti casi fa di tutto.Tranne che funzionare. Alcuni esemplari, non sa quanti, non si degnano nemmeno di accendersi e quelli che lo fanno....Si spengono, da soli, appena possono. Viene il dubbio che i controlli di qualità, dalle parti della Microsoft non sanno nemmeno cosa siano.....Anche l'altra proposta il Surface Pro ha qualche problema: non lo vuole nessuno che abbia usato almeno una volta qualche prodotto non legato alla galassia Microsoft.
Poi c'è qualcuno che ha le idee più strane come costruire un iPad Pro con Windows 10 a bordo o dire che il SurfaceBook sarà un problema per gli altri produttori di aggeggi Microsoft Compatibili. Io ho l'impressione che se continua a comportarsi come hanno fatto i primi modelli venduti i problemi non saranno quelli paventati da questi articolisti ma qualcosa di molto più grave anche se loro sembrano ignorarli rifugiandosi in un mondo tutto loro come hanno fatto quelli di Google asseragliati in Alphabet in attesa di tempi migliori e di qualcosa di più intelligente di un sistema operativo per la home automation (o internet delle cose, iOT) di nome Brillo.... Nomen omen.....Almeno in lingua italiana.
Anche qui, quando si leggono certe cose sorge spontanea la domanda: se nel web c'è vita intelligente, come dicono, dov'è finita?

Alla prossima chiacchierata...

N.B: l'immagine di testa è una copia presa dalla rete di empath, un'immagine dithe-open-mind.com, legata alla mente, all'intelligenza, alla vita intelligente e a tante altre cose....

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