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Da Parallels, un nuovo modo per accedere ai nostri Mac in remoto, da iPad!

Da Parallels, nota software house che consente di far girare, in contemporanea, Windows insieme ad Mac OS X senza bisogno di un riavvio del sistema, una nuova App per iPad, Parallels Access, che permette di "controllare" il Mac o un qualunque computer con Windows installato, tramite l'iPad.

L'unicità del prodotto è di far funzionare i documenti delle varie applicazioni per desktop o notebook, (pages, word, numbers, excel, keynote e  powerpoint) come se fossero native sull'iPad stesso, praticamente Parallels Access crea un ambiente "nativo" per i programmi che non sono stati progettati per essere utilizzati in un dispositivo mobile.

L'interfaccia è affidabile e versatile, veder funzionare la Suite di Microsoft Office, su iPad con tutte le classiche funzioni di un dispositivo mobile, con tutti i gesti ed i comportamenti tipici di un dispositivo con iOS installato, è stupefacente.

La configurazione del software è molto semplice, è sufficiente installare una piccola applicazione "agente" e farla eseguire in background sul sistema, desktop o notebook, da "controllare" ed eseguire l'applicazione Parallels Access sull'iPad, dopo averla scaricata tramite l'App Store.

E' quindi possibile controllare tutti i computer, Mac o Windows che sia, che hanno preventivamente effettuato l'accesso al sistema, ad un costo pari a 80.00 dollari all'anno per ogni macchina da utilizzare ed è possibile provarlo gratuitamente, sul Mac, per un periodo limitato di 14 giorni e, almeno per il momento, è possibile provarlo anche in ambiente Windows, in quanto il programma "agente" da installare nel computer è ancora in fase beta.

Di certo il prezzo e' un contro molto grande e rilevante per la diffusione a livello "consumer" di quest'app, essendoci tante altre alternative in App Store con un prezzo assai inferiore, anche se non così complete (ad esempio iTeleport, app con cui siamo addirittura riusciti a far funzionare Second Life su iPad).

A parte questo, il software funziona sia tramite collegamento Wi-Fi che 3G e l'unico scoglio ancora da superare è che non vi è una via semplice per trasferire i file, da e verso Access e, per il momento è possibile utilizzare i classici servizi come Dropbox o posta elettronica.

Secondo Birger Steen, CEO di Parallels, Access ha le potenzialità per cambiare il modo in cui molte persone, in particolar modo dell'ambiente business, lavorano: è possibile toccare, scorrere e pizzicare, come appunto si fa normalmente in un dispositivo mobile come l'iPad e contestualmente essere più produttivi.

Fonti tratte da CultofMac


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