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Musica, maestro! Le novità disponibili nello Store di iTunes

Alcuni consigli per i vostri ascolti invernali, nella speranza che possiate trovare qualcosa di adatto alle vostre orecchie, al vostro umore e al periodo. Tra nostalgia, forza, malinconia, ecco qualche suggerimento. Tre nomi in primo piano: una star come Ligabue, un gruppo che meriterebbe migliori sorti commerciali come i Baustelle e un "giovane" come Brunori Sas, rappresentante di un universo alternativo alla ricerca del salto di qualità.


Torna il gruppo toscano con la sua miscela di pop, elettronica, canzone d'autore. Con i
Baustelle non ci sono mezzi termini: c'è chi li ama e c'è chi li odia. Forse una divisione del genere, amore/odio, è anche un po' esagerata, considerando la qualità della loro musica, che andrebbe semplicemente considerata e valutata per quello che è: ottimo pop "estetico", che muove dalla nostalgia, richiamata nei testi e nelle atmosfere, per cercare di descrivere un presente inafferrabile (non per questo indescrivibile). Insomma, languori di elettronica dalla sicura presa e guizzi melodici su un impianto sonoro che negli anni è andato irrobustendosi. Per loro si sono spesi i paragoni con De André e Battiato, che ancora rimangono su un altro pianeta. E sia detto senza sminuire i Baustelle. Questo ultimo lavoro lo trovate a 10,99 € nello Store iTunes a questo link (CLICK QUI).


Undicesimo album in studio per Ligabue, dopo ventisei anni di carriera. E che carriera. Ormai parliamo di uno dei 2-3 nomi pesanti della musica leggera italiana, uno di quelli che riempie gli stadi come solo Vasco Rossi sa fare, cantando storie che dalla provincia si sono sempre più spostate in un ipotetico non-luogo, comune punto di raccolta per l'immaginario del nostro paese. Ligabue racconta l'Italia, col difetto, forse, di raccontare quello che i suoi fan desiderano sentirsi dire. Poco importa; il disco alla fine funziona, con tutti i suoi limiti, il primo dei quali è che lo abbiamo già sentito infinite volte. Si tratta di un concept album, una storia lunga 14 canzoni, un unico protagonista seguito, quasi cinematograficamente con la camera in spalla, attraverso le riflessioni e le tappe di una vita comune a quella di tantissimi fan. E torniamo così al limite più grande di questo disco. In ogni caso sappiate che ancora una volta avete a che fare con un rock italiano muscolare e dalle ambizioni romantiche: da sempre la ricetta di Ligabue. A 10,99 € su iTunes a questo link.




Dario Brunori, calabrese, sconosciuto a chi non frequenta l'indie italiano, giunge al quarto album. La formula rimane la stessa, quella di una canzone d'autore raffinata e allo stesso tempo popolare, la confezione si è invece fatta più curata, negli arrangiamenti, nei suoni. Il gusto per le melodie aperte, con venature malinconiche, rimanda a una tradizione tutta italiana, solida e dagli esiti commerciali piuttosto sicuri. L'ultima considerazione, quella sulla vendibilità di un prodotto del genere, purtroppo per Brunori Sas, non dipende soltanto dalla qualità delle composizioni, tutte di ottimo livello, ma anche e soprattutto dalla distribuzione e dalla copertura destinata al disco. Quante perifrasi per non parlare del marketing... I testi cercano di legittimarsi nella sfera in cui confluiscono le influenze del cantautorato e le suggestioni contemporanee dell'indie; c'è da dire che l'artista calabrese riesce a inanellare una serie di canzoni, e di versi, non comune. Per i detrattori riflette semplicemente la realtà, per chi lo apprezza, come noi, i tanti riflessi formano un racconto. A 9,99 € su iTunes a questo link.


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