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La ricreazione è finita e forse non è mai cominciata....

Nell'articolo precedente ho raccontato delle vicende di chi aveva idee tutte sue sui dispostivi della concorrenza e ho accennato al momento negativo in corso per i  principali protagonisti della mercato IT. Ora continuiamo a parlarne iniziando  da cosa era successo alla Apple dopo la presentazione degli aggiornamenti software e hardware di qualche tempo addietro. Per quanto riguarda il software i problemi sono ancora in fase di soluzione; quelli hardware, di vario genere, pare siano stati sistemati e ora sembrano  nella norma. I più gravi sono venuti dalla produzione: la FoxConn e le altre aziende assemblatrici hanno avuto difficoltà ad assemblare i dispositivi a loro affidati e la produzione è rallentata. Dopotutto, i loro operai costano poco (molto meno di un robot) ma fanno errori, si può speculare su di loro, ma se si sottovalutano i rischi di questo approccio produttivo, possono esserci dei problemi come è puntualmente successo ai primi errori nella gestione della produzione. Le linee di assemblaggio non hanno dato i risultati sperati, i profitti sono calati vistosamente e le reprimende della Apple non si sono fatte attendere. Pur di non perdere un cliente simile, gli assemblatori  si sono precipitati a recuperare errori e produzione; la FoxConn si è ha anche inserito dei robot nelle linee di produzione per migliorarne i risultati nonostate fosse inizialmente contraria alla loro adozione.
Le pressioni Apple e la perdita di credibilità nella capacità di soddisfare le richieste dei suoi clienti le hanno fatto cambiare precipitosamente d'idea.
Pare che ora la produzione e le consegne ai clienti stiano tornando ai livelli prestabiliti.
Anche il nuovo software Apple, tra l'altro (le disgrazie non vengono mai sole), era difettoso e bisognava risistemarlo. Eddie Cue, il dirigente a cui Apple l'aveva affidato, nel tentativo di migliorarne la qualità si è liberato di Richard Williamson ritenendolo responsabile della figuraccia dovuta al software più malmesso, le mappe e ha fatto pressioni perchè migliorino gli standard qualitativi anche nella produzione futura.  Sembra che ora le cose stiano procedendo nella direzione giusta anche se Apple, come suo solito, non fa trapelare nulla di ufficiale.
Google, dal canto suo....Non ha voluto essere da meno dei sui concorrenti-contendenti. Pare che il Chromebook, abbia venduto ancora meno del tablet - qualcos'altro Microsoft e Google stia cercando di rimediare; il suo browser per windows è costretto a funzionare a 32bit, la famiglia Nexus e quella degli altri dispositivi Android hanno venduto solo dove c'erano clienti sprovveduti a cui raccontare e vendere di tutto e parecchi di loro, appena si sono resi conto su come stavano le cose, hanno cercato di restituirlo e cambiarlo con un altro più adatto alle loro necessità. Pochi ci sono riusciti .
Nemmeno il bilancio Google va per il verso giusto. Sembra che l'ultimo quadrimestre sia stato negativo e pure quello degli altri produttori di dispositivi non sembra messo molto meglio....
Ce n'è per tutti e i protagonisti di queste vicende se ne sono resi conto.
Qualcuno annaspa cercando di risalire nei profitti, altri si danno da fare, con discreti risultati, per trovare un rimedio alle loro vicende; molti, però, hanno idee tutte loro in merito e anche se hanno ottime risorse a loro disposizione non si capisce bene cosa vogliano fare.
Non resta che attendere e prima o poi si saprà qualcosa.

Alla prossima volta.

N.B. Il gatto  è un'immagine tratta, al solito, dalla rete e quella d'inizio articolo è una copia di quella disponibile presso flickrhivemind.net. Sembra la faccia di chi ha scoperto di avere sbagliato completamente le sue previsioni e che il suo posto nell'azienda per cui lavora non sia più tanto sicuro. Se mi è consentito esprimermi per eufemismi.

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